Damien Jalet, un coreografo poliedrico

Zoe Saldaña in Emilia Perez

Lunga standing ovation al Festival di Cannes per Emilia Pérez, il musical diretto dal regista francese Jacques Audiard con Karla Sofia Gascón, Selena Gomez e Zoe Saldaña. Tra i favoriti per la Palma d’Oro, il film racconta di un narcotrafficante messicano che realizza il sogno della sua vita: diventare la donna che ha sempre desiderato di essere. A firmare le coreografie è Damien Jalet, coreografo franco-belga che ha conquistato la scena internazionale con la sua danza visionaria, immaginifica, metaforica. In conferenza stampa Damien Jalet ha sottolineato sia la ricerca di un linguaggio coreografico in grado di servire la storia e di adattarsi agli attori, sia il ruolo della danza all’interno del film, non un orpello ma una parte integrante che fa avanzare la narrazione.

Emilia Pérez non è la sua prima esperienza con la settima arte. Il regista Luca Guadagnino, dopo aver visto la performance Les Médusés al Museo del Louvre, ha voluto fortemente il coreografo per realizzare le sequenze danzate di Suspiria, film con Dakota Johnson e Tilda Swinton presentato alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Rispetto all’omonimo film di Dario Argento, Guadagnino ha sviluppato il ruolo della danza trasformando l’arte del movimento nel linguaggio della trascendenza della magia. In tale prospettiva, Damien Jalet ha dato forma alla stregoneria attraverso uno stile coreografico che si è allontanato progressivamente dalle linee accademiche per abbracciare una distorsione fisica in grado di evocare una presenza demoniaca. Ad ispirare la sua immaginazione sono state varie coreografe del passato come Mary Wigman, la capofila della danza d’espressione tedesca che ha rappresentato le forze oscure della natura umana, di cui è esemplare l’assolo Hexentax (Danza della Strega).

Suspiria di Luca Guadagnino

Abilissimo nell’interazione con diverse forme d’arte, Damien Jalet vanta collaborazioni a dir poco incredibili. Nel novembre scorso ha preso parte al II atto di “Retour à la Caverne”, progetto ideato dall’artista francese JR che ha trasformato il cantiere per il restauro della facciata dell’Opéra di Parigi in una grande opera di arte pubblica. Per l’occasione il coreografo ha creato Chiroptera, una straordinaria performance tenutasi in Place de l’Opéra con oltre venticinque mila spettatori. Lo spettacolo, aperto dall’Étoile Amandine Albisson con la sua ombra proiettata all’interno della caverna, ha coinvolto 153 ballerini posizionati sulle impalcature a trenta metri d’altezza. La coreografia consiste in una polifonia di corpi che, mossi insieme da una forza misteriosa, o più semplicemente da una rigorosa aderenza ai tempi della musica, ha creato nel pubblico uno stato di fascinazione, la perfetta incarnazione delle parole di JR:

“In queste ultime settimane abbiamo visto così tanto buio intorno a noi che tutti noi, artisti e ballerini, ci siamo fermati e ci siamo chiesti: a cosa serve ballare? A cosa serve creare? A che serve fare uno spettacolo davanti all’Opéra, con tutto questo buio intorno? Ma il nostro ruolo come artisti è sempre quello di cercare la luce.”

Altrettanto importante è la collaborazione con Madonna, cantante che il coreografo ha amato fin dall’adolescenza per la forza sovversiva, l’energia viscerale, la presenza scenica. Dopo aver collaborato al MADAME X TOUR nel 2019 e nel 2020, Damien Jalet è stato il consulente creativo per il CELEBRATION TOUR di Madonna, un concerto che ha celebrato i quattro decenni della sua musica. Damien Jalet, insieme ad altri coreografi del calibro di Sidi Larbi Cherkaoui, ha curato le coreografie come quella per Justify My Love, un sensuale groviglio di corpi ispirato all’altorilievo Les Passions humaines di Jef Lambeaux e con un esplicito riferimento ai titoli di testa di Vertigo di Alfred Hitchcock. Il tour, iniziato ad ottobre 2023 a Londra, si è concluso il 4 maggio sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro con un concerto gratuito. 1,6 milioni di persone hanno partecipato ad un evento che ha fatto la storia: il più grande spettacolo mai realizzato da Madonna e il più alto numero di spettatori al concerto di un’artista.

Silvia Mozzachiodi