Saburo Teshigawara e l’interiorizzazione della musica

Foto di Mariko Miura

Per la prima volta al Teatro Regio di Parma sabato 6 aprile, il coreografo giapponese Saburo Teshigawara porta in scena un caposaldo della sua produzione insieme alla storica partner Rihoko Sato. Tristan and Isolde è una libera interpretazione dell’omonimo dramma musicale di Richard Wagner, un capolavoro ispirato alla celebre storia d’amore, narrata nel ciclo arturiano, di Tristano e Isotta. Sottrazione è la parola chiave per definire il processo creativo messo in campo da Saburo Teshigawara. Rifuggendo da una rilettura più tradizionale, il coreografo non si limita a trasformare i tre atti del dramma in una coreografia per soli due interpreti ma, liberando la creazione da qualsiasi intento narrativo, ricerca una densità espressiva che è propria della musica. La danza, una mancata unione tra due corpi ostacolati da una forza invisibile, interiorizza il sentimento della musica riflettendo – e non raccontando – il desiderio, la passione, la disperazione per un amore irraggiungibile. Saburo Teshigawara ottiene così una suggestiva fusione tra danza e musica attraverso l’interiorizzazione fisica della melodia wagneriana.

Silvia Mozzachiodi