Disponibile su arte.tv fino al 19 dicembre (Prorogato Sino al 18/01/2023)

Il documentario Dance On! – Oltre i limiti della regista Henrike Sandner racconta il momento più delicato della vita di un ballerino: il ritiro dalle scene. Una decisione soggettiva, ponderata, spesso ritardata o successivamente abbandonata, perché la danza nasce dal sacro fuoco della passione e rapidamente si trasforma in una scelta di vita, diventando una parte fondamentale, a volte persino imprescindibile, del proprio essere. Quattro grandi danzatori – Gesine Moog (Dance On Ensemble), William Moore (Zürich Ballett), Polina Semionova (Staatsballett Berlin) e Friedemann Vogel (Stuttgart Ballet) – condividono le proprie sensazioni e riflessioni sull’argomento, offrendo un racconto intimo e poco conosciuto, impreziosito dagli interventi di artisti come Marcia Haydée e Christian Spuck.
La danza, avendo come strumento d’espressione il corpo, è una professione non soltanto imprevedibile per il costante rischio di infortuni, ma soprattutto breve, per quanto notevolmente intensa. A quarant’anni, mentre gli altri lavoratori iniziano a trarre profitto dalla loro formazione ed esperienza, i danzatori devono fronteggiare l’inevitabile invecchiamento fisico. E così, all’apice della carriera il loro corpo, forgiato e temprato fin dalla giovane età, messo costantemente alla prova nella ricerca della perfezione, nella gestione della fatica e nella convivenza con il dolore, viene sfidato ancora più apertamente nel tentativo di preservare la perfezione tecnica conquistata duramente in giovinezza.
Ma il graduale indebolimento fisico è inversamente proporzionale alla crescita artistica, strettamente connessa alla ricchezza delle esperienze vissute sia sul palcoscenico che nella vita. Questo patrimonio risulta particolarmente interessante per molti coreografi che non si limitano a lavorare sui corpi ideali dei giovani danzatori. Tra questi spicca il nome di Jiří Kylián che, durante la direzione artistica del Nederlands Dans Theater, ha riorganizzato la compagnia in una struttura tripartita per rispecchiare le tre fasi della vita del ballerino: il NDT 1, l’ensemble principale; il NDT 2 per i giovani talenti; il NDT 3 per i ballerini con più di quarant’anni. Per Kylián la maturità artistica della terza compagnia, in termini di carisma, intelligenza fisica e profondità emotiva, ha rappresentato una fonte di ispirazione così grande da paragonare il processo creativo del coreografo allo scavo stratigrafico di un archeologo. Oggi una compagnia che promuove l’eccellenza artistica dei danzatori over 40 è il Dance On Ensemble di Ty Boomershine, contribuendo così a diffondere nel panorama della danza e nella percezione del pubblico la bellezza della diversità anagrafica.
Silvia Mozzachiodi