La collaborazione tra il cantautore Harry Styles e il coreografo Yoann Bourgeois per il video musicale del singolo As It Was dimostra l’ininterrotta ridefinizione della danza – promossa già nel secolo scorso da un coreografo d’eccezione come Maurice Béjart – da arte d’élite ad arte pop.
Contattato dalla regista Tanu Muino durante la fase di ideazione del video, Yoann Bourgeois era noto a Harry Styles per Fugue/Trampoline, una performance per danzatore e trampolino che, nell’alternanza di cadute e sospensioni, rappresenta una metafora dell’esistenza. Portavoce di una concezione della danza che travalica i propri confini, il coreografo è famoso per l’impiego di dispositivi che rendono visibili fenomeni fisici quali la forza di gravità e l’equilibrio. Centrale nella sua ricerca coreografica è soprattutto la sospensione, intesa come una “conquista dell’esistenza” ed esplorata attraverso variazioni coreografiche che innescano cambiamenti di espressività e d’intensità.
In sintonia con il significato della canzone che parla di accettare e accogliere i cambiamenti per liberarsi dalle ombre del passato, Yoann Bourgeois ha scelto di utilizzare una piattaforma girevole. Le azioni coreografiche, consistenti in camminate eseguite da Harry Styles con la danzatrice contemporanea Mathilde Lin, si trasformano in uno stato mentale. Durante la rotazione i loro corpi sono vicini ma allo stesso tempo distanti, continuamente separati da una forza invisibile che ostacola o sfuma ogni contatto. Anche la corsa si trasforma in un’immagine allegorica che riflette il ritmo frenetico della società contemporanea, in costante movimento senza arrivare da nessuna parte.
Mentre la parte della piattaforma girevole prevede una dettagliata struttura coreografica, la scena finale nella quale Harry Styles danza con inarrestabile gioia è un’improvvisazione del cantante stimolata dalle “regole del gioco” del coreografo. Tra salti (persino un entrelacé) e giravolte, il finale è un momento puro e spensierato, quasi fanciullesco, irresistibile nella sua spontaneità. Il video, uscito nel mese di aprile, ha superato 217 milioni di visualizzazioni.
Silvia Mozzachiodi