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Venerdì prossimo uscirà Entre eux deux, sesto album dell’accreditata cantante jazz Melody Gardot composto in collaborazione con il pianista Philippe Poweel. Una preziosa anteprima musicale è il singolo This Foolish Heart Could Love You, uscito già nel mese di marzo e accompagnato da un video che racchiude musica, danza e arte. Diretto da Beki Mari e girato nella splendida cornice del Musée Rodin di Parigi, il video ha per protagonisti le étoiles Marie-Agnès Gillot e Germain Louvet.
La coreografia di Marie-Agnès Gillot, in perfetto accordo con il testo della canzone, raffigura un amore sfuggente attraverso la poesia e la sensualità della danza. Nel corso del duetto i ballerini, colti nel vortice della loro relazione non a caso enfatizzata da una concatenazione di movimenti circolari, sono alternativamente vicini e distanti, riflettendo così il carattere intimo e profondo della canzone, dando forma ai pensieri di un “foolish heart”.
Oltre che dalla musica, la coreografia trae ispirazione dall’arte di Auguste Rodin, il padre della scultura moderna che più volte, nell’arco della sua professione, ha rappresentato la danza considerandola “degna delle altre arti”. La coreografa, riprendendo le forme di raffigurazione del corpo delle sculture circostanti, sembra dare vita alle opere del museo. In particolare i movimenti dei danzatori, totalmente liberi nelle creazioni della stilista Issey Miyake, sono pensati per esaltare le caratteristiche intrinseche delle sculture di Rodin: la plasticità dei corpi, la forza espressiva dei gesti e l’energia vitale della danza.
Anche lo stile coreografico è in perfetta armonia con le riflessioni formulate da Auguste Rodin che, al formalismo del balletto classico, preferì sia la danza libera di Isadora Duncan, espressione dell’Armonia e della Natura, sia la spinta riformista dei Ballets Russes di Sergej Djagilev, fautori di una modernizzazione del linguaggio accademico.
In This Foolish Heart Could Love You la danza diventa la “sublimazione” dell’arte e la visualizzazione della musica. Da vedere!
Silvia Mozzachiodi