Carolyn Carlson, tra le più importanti figure della danza contemporanea a livello internazionale, è la protagonista del videoclip Nancy, canzone del mini-album Mort prématurée d’un chanteur populaire dans la force de l’âge del cantautore francese Arthur H.

Carolyn Carlson è Nancy, una donna libera e combattiva, passionale ed eterea. Immersa nella vastità del litorale delle Landes, la sua solitudine è spezzata da una fredda presenza che ne vìola l’intimità. È un drone che si avvicina con insistenza frugando tra gli angoli del suo volto, inizialmente celato dalle mani, poi dipinto e mostrato in tutta la sua ribellione. Ha inizio una lotta, vinta con impeto dalla danzatrice guerriera, imponente nel suo abito nero.

Ma la riconquistata libertà porta con sé una riflessione. La vita non ha mai un solo colore, è insieme bianca e nera. Scesa la notte il faro di Contis, esso stesso bianco e nero, introduce un candido risvolto. La danzatrice, ora vestita di bianco, accoglie il drone a braccia aperte e insieme danzano al ritmo delle onde. I movimenti della Carlson sono in perfetta armonia con la natura che ne incornicia il corpo, trait d’union tra il cielo e la terra. Ogni gesto è accarezzato dalla brezza del mare, illuminato dalla luce del sole, accompagnato dal soffice abbraccio della sabbia.

La poesia della danza riverbera nell’immensità del mare e del cielo, esprimendo con intensità le parole della canzone. Musica e danza entrano nelle fessure della nostra anima, toccando quelle segrete corde che risvegliano ricordi e riaccendono sensazioni. La verità dell’arte.

Silvia Mozzachiodi