A Jam Session For Troubling Times

Alvin Ailey American Dance Theater in Jamar Roberts A Jam Session For Troubling Times.
AAADT’s Renaldo Maurice, Courtney Celeste Spears and Chalvar Montiero in Jamar Roberts A Jam Session For Troubling Times. Photo courtesy of Emily Kikta Peter Walker.
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Una panoramica di New York, la città che non dorme mai, vista dagli Ailey Studios. L’imbrunire che avvolge i profili dei grattacieli, indorati dalle prime luci della notte. Il ritmo frenetico della vita che riecheggia dalle strade. La storia del jazz che risuona nella voce del batterista Max Roach, sottofondo musicale alla splendida vista dello skyline newyorkese. Così si apre A Jam Session For Troubling Times, disponibile fino al 5 ottobre sul canale YouTube dell’Alvin Ailey American Dance Theater.

Diretto da Emily Kikta e Peter Walker e coreografato da Jamar Roberts (Resident Choreographer dell’Alvin Ailey American Dance Theater), il film è stato creato nel 2020 per il centenario della nascita di Charlie Parker detto “Bird”. Tra i più grandi sassofonisti della storia della musica, Charlie Parker è stato anche tra i maggiori interpreti del bebop, stile jazz nato negli anni Quaranta nel corso di jam sessions notturne tra giovani musicisti neri che suonavano fino alle prime luci dell’alba per il piacere di fare musica insieme.

All’inizio del film le parole di Max Roach, oltre ad introdurre l’atmosfera jazz vissuta dal leggendario “Bird”, accompagnano i danzatori verso la propria “dance jam session” in un clima di gioiosa solidarietà. La loro danza riflette con traboccante entusiasmo il piacere e il gusto di danzare insieme attraverso un progressivo eccitamento, estremamente energico e coinvolgente. Persino la macchina da presa, travolta dalla vulcanica energia dei sette danzatori – Ghrai DeVore-Stokes, Renaldo Maurice, Chalvar Monteiro, Jacquelin Harris, Courtney Celeste Spears, Patrick Coker e Brandon Woolridge – sembra danzare a pieno ritmo, completamente partecipe dell’euforia generale.

Alvin Ailey American Dance Theater in Jamar Roberts A Jam Session For Troubling Times.
Alvin Ailey American Dance Theater in Jamar Roberts A Jam Session For Troubling Times.
Photo courtesy of Emily Kikta Peter Walker.

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Nello stile delle jam sessions la struttura della coreografia alterna brevi assoli, che ricordano le celebri improvvisazioni dei musicisti ricorrendo alla straordinaria unicità espressiva di ciascun danzatore, con lunghe frasi coreografiche eseguite all’unisono. I movimenti dei danzatori – intriganti e virtuosistici, vertiginosamente veloci sul brano Dizzy Atmosphere e più fluidi sulle note di Cubano-Be, Cubano-Bo – sono di una musicalità incredibile, perfettamente connaturati al ritmo e agli accenti dei due brani. Danza e musica creano una corrispondenza così stretta da produrre una singolare simbiosi o, traslando un’espressione del trombettista Dizzy Gillespie, diventano l’una lo specchio dell’altra.

Ma A Jam Session For Troubling Times è qualcosa di più di una semplice performance pensata per la macchina da presa. Il film, creato in piena pandemia, sfida i difficili tempi menzionati nel titolo – Troubling Times – e porta avanti la missione del fondatore della compagnia Alvin Ailey: “Dance came from the people, and it should always be delivered back to the people”. Di fronte all’impossibilità dello spettacolo dal vivo a causa delle restrizioni pandemiche, l’Alvin Ailey American Dance Theater ha organizzato la sua prima stagione virtuale, dimostrando il medesimo spirito battagliero che negli anni Quaranta animò le jam sessions, nate come un atto di sfida nei confronti del gusto commerciale dominante, il popolarissimo e stereotipato swing. Anche l’Alvin Ailey American Dance Theater non si è arresa agli ostacoli pandemici e ha trovato nei mezzi offerti dalla tecnologia l’occasione per restituire al pubblico la danza, provando così che si può essere più forti di tutte le circostanze.

Silvia Mozzachiodi

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