Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen: la danza anticamera dell’innamoramento

Greer Garson e Laurence Olivier in Orgoglio e Pregiudizio diretto da  Robert Zigler Leonard (1940)
Greer Garson e Laurence Olivier in Orgoglio e Pregiudizio diretto da Robert Zigler Leonard (1940)

“Amare il ballo era il primo passo per innamorarsi”: così scrisse Jane Austen nel terzo capitolo di Orgoglio e Pregiudizio, romanzo in cui la danza, al di là della sua funzione sociale, può essere interpretata come l’anticamera dell’innamoramento. In una società dominata da una rigida etichetta, il ballo offre un primo contatto fisico, dall’intreccio delle mani all’avvicinamento dei corpi. Ripercorriamo “a passo di danza” alcuni capitoli di Orgoglio e Pregiudizio.

1. Il ballo a Meryton

Bruce Lester, Laurence Olivier, Greer Garson e Karen Morely in Orgoglio e Pregiudizio (1940)
Bruce Lester, Laurence Olivier, Greer Garson e Karen Morely in Orgoglio e Pregiudizio (1940)

Nel terzo capitolo il ballo a Meryton non si limita a fare da scenografia allo sviluppo delle relazioni ma diventa il mezzo narrativo che avvia gli intrecci. Galeotto è il ballo tra Charles Bingley e Jane Bennet, un colpo di fulmine che cresce a passo di danza, tanto che la fanciulla è la sola ad essere invitata da Bingley per ben due volte. Disastroso, invece, è l’incontro tra Fitzwilliam Darcy ed Elizabeth Bennet, la cui conoscenza è minata dal comportamento del ricco gentiluomo che, sollecitato dall’amico a danzare con Elizabeth, si rifiuta definendola non abbastanza bella da tentarlo.

La danza è anche l’espediente narrativo impiegato dalla scrittrice per descrivere la differenza caratteriale tra Bingley e Darcy. Il primo, allegro e di natura socievole, non perde una sola danza conquistando l’ammirazione di tutti i presenti. Al contrario Darcy, malgrado i bellissimi lineamenti e il nobile aspetto, ottiene il disprezzo dell’intera sala che lo giudica scontroso e antipatico per non aver danzato con altre signore al di fuori delle sorelle di Bingley. Quando quest’ultimo cerca di coinvolgerlo, Darcy risponde di non aver visto una sola signora con la quale poter danzare senza sacrificio.

2. Il ballo a Longbourn

Colin Firth in Orgoglio e Pregiudizio, miniserie televisiva della BBC (1995)

Nel sesto capitolo, durante il ballo informale tenuto a Longbourn, il dialogo tra Sir William Lucas e Darcy offre delle interessanti riflessioni sociologiche sulla danza:

Sir William Lucas: “Che divertimento garbato per i giovani, non è vero Darcy? Non c’è niente di paragonabile al ballo. Lo considero come una delle forme di svago più raffinate della società elegante”.

Mr. Darcy: “Senza dubbio e ha il vantaggio di essere in voga anche tra le società meno raffinate del mondo. Qualunque selvaggio sa ballare”.

Dalle parole di Sir William Lucas traspare la funzione sociale della danza, una dilettevole forma di intrattenimento e di aggregazione ma anche uno specchio della società. Dalla risposta di Darcy, invece, emerge il carattere primordiale della danza che, avendo per strumento il corpo, si presenta come un’innata forma di comunicazione che precede qualsiasi convenzione sociale.

In questo capitolo la danza diventa anche il preludio del corteggiamento. Elizabeth non si accorge di aver catturato l’attenzione di Darcy che comincia ad ammirarne il volto e l’espressività dello sguardo. Come manifestare questo interesse appena sbocciato? Attraverso la danza. Darcy le chiede di ballare ma Elizabeth, ferita nell’orgoglio dal ballo di Meryton, declina l’invito. L’uomo ha il vantaggio della scelta, ma la donna ha il potere del rifiuto.

3. “Una profonda conoscenza della danza”

Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright (2005)

Nell’ottavo capitolo Miss Bingley elenca le qualità richieste ad una donna: una profonda conoscenza della musica, del canto, del disegno, delle lingue moderne e della danza. Nella società del tempo, infatti, la pratica della danza era un’attività indispensabile per le fanciulle, sia per sviluppare la grazia e l’eleganza del portamento sia in quanto mezzo di integrazione sociale.

4. Il ballo a Netherfield

Keira Knightley and Matthew Macfadyen in Orgoglio e Pregiudizio diretto da Joe Wright (2005)
Keira Knightley and Matthew Macfadyen in Orgoglio e Pregiudizio diretto da Joe Wright (2005)

Nel diciottesimo capitolo il ballo a Netherfield rivela la capacità della danza di prefigurare la complicità o l’incompatibilità di una coppia, oltre ad enfatizzare l’armonia o la disarmonia di un corpo. Elizabeth ha promesso al cugino Mr Collins le prime due danze, definite dalla scrittrice un martirio. Il carattere impacciato e cerimonioso di Collins si riflette nella sua inettitudine al ballo, sempre fuori tempo e disarmonico nei movimenti. Un pessimo cavaliere che procura vergogna alla propria partner. Completamente diverso il ballo tra Elizabeth e Darcy che si configura come lo specchio dei loro contrastanti sentimenti.

Silvia Mozzachiodi